UniPg nello studio cellule aggrediscono leucemia mieloide acuta
Gli scienziati dell’ Università degli Studi di Perugia hanno collaborato alla realizzazione di uno studio, coordinato dalla Fondazione Tettamanti, che ha consentito di sviluppare, grazie all’ingegneria genetica, linfociti “speciali” capaci di riconoscere e aggredire le cellule dalla leucemia mieloide acuta, una patologia aggressiva che provoca ricadute nel 70% circa dei pazienti adulti e nel 30% dei bambini trattati con le terapie oggi in uso. I linfociti modificati in laboratorio prendono il nome di CAR-CIK e, a differenza di quelli già in uso nella terapia CAR-T, sono estratti dal sangue di un donatore (e non più dal paziente) attraverso un processo più semplice e meno costoso. Ha come primi autori Vincenzo Maria Perriello (ricercatore dell’Università degli Studi di Perugia) e Maria Caterina Rotiroti (ricercatrice Post-doc) e come ultimo autore Sarah Tettamanti (ricercatrice Post-doc). Entrambe queste ricercatrici afferiscono alla Fondazione Tettamanti, diretta dal professor Andrea Biondi, corresponding author dell’articolo.