Airbag pericolosi, Federconsumatori attacca governo e Ania
Sul caso degli airbag Takata – di cui ci siamo già occupati – scende in campo Federconsumatori, con un durissimo comunicato.
“In queste settimane – scrive l’associazione – siamo stati tempestati dalle segnalazioni degli utenti coinvolti, che riguardano ormai numerose case automobilistiche, tra le quali, oltre a Citroën e DS Automobiles, Volkswagen, Nissan, Seat, Skoda e Audi”.
“Risulta soprattutto scandaloso ed insostenibile il totale silenzio del Ministero delle Imprese, competente per materia, e dell’Autorità garante per la concorrenza e il mercato. L’unico cenno di attenzione è pervenuto dal Ministero dei Trasporti, che ha pubblicato nell’apposito albo dei richiami tutti i modelli di auto coinvolti con le relative targhe. Peccato che manchi, a tutt’oggi, l’elenco di tutte le auto coinvolte, che invitiamo il Ministero a pubblicare al più presto”.
Sul fronte delle assicurazioni, da Ania, interpellata per chiedere chiarimenti e indicazioni in relazione alla sospensione delle polizze assicurative delle auto ferme, è giunto solo un rimando alla consultazione dei contratti singolarmente stipulati.
I cittadini, intanto, continuano a non poter utilizzare la propria auto (dal momento che i ricambi ancora scarseggiano) e, nella quasi totalità dei casi, non hanno ricevuto alcuna tutela da parte della casa automobilistica in termini di fornitura di auto sostitutiva o di rimborso delle spese sostenute in tal senso.