Falso allarme bomba in tribunale: “Siamo i fratelli di Hamas”
Intorno alle 12, il personale del Palazzo di Giustizia di Perugia è stato fatto rientrare negli uffici. Le verifiche degli artificieri hanno scongiurato la presenza di un ordigno, di cui era stata data notizia con una telefonata anonima.
“Vogliamo vendicare i fratelli di Hamas”: si sarebbe presentato con queste parole l’uomo che – intorno alle 8 di questa mattina – aveva chiamato prima il centralino della Procura e poi la Polizia Municipale di Perugia per avvertire della presenza di una bomba nel palazzo che ospita la Corte d’appello, la Procura generale e l’Ordine degli avvocati.
Edifici immediatamente evacuati, zona delimitata con del nastro bianco e rosso: sul posto gli artificieri e le forze dell’ordine.
Non è ancora chiaro se si tratti di un mitomane o se l’allarme sia reale, ma ai presenti non è sfuggita la coincidenza di date: esattamente un mese fa cominciava l’escalation della tensione che ha poi portato al conflitto in Medio Oriente.
A caldo, ai nostri microfoni, ha parlato il procuratore Sottani; tre le ipotesi: “Un mitomane, un’azione mirata a creare allarme o, speriamo di no, l’effettiva presenza di una bomba”.
Si tratta del primo allarme in tal senso, di cui non si erano avute avvisaglie.
Ovviamente ci sono indagini in corso.
Sul posto, per noi, Noemi Campanella, che si collegherà in diretta con i nostri notiziari per raccontarci l’evoluzione dei fatti.