Ancora un agente aggredito nel carcere di Capanne
Un nuovo episodio di violenza nelle Carceri umbre, contro un agente della polizia penitenziaria. Stavolta è accaduto nel carcere perugino di Capanne, a poche ore dalla visita a sorpresa nel carcere perugino di una delegazione del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria guidata dal segretario generale Donato Capece. A riferire dell’episodio è il segretario nazionale del Sappe Umbria Fabrizio Bonino. A quanto si apprende un detenuto di nazionalità tunisina, in attesa di primo giudizio, che già nella serata di lunedì aveva spintonato per ben due volte l’Ispettore di Polizia Penitenziaria addetto alla Sorveglianza Generale, facendolo cadere a terra, nella serata di martedì, dopo essere stato fatto uscire dalla cella per effettuare una telefonata, si è scagliato contro un’Agente di servizio nel Reparto Isolamento accusandolo di averlo fatto aspettare troppo, e lo ha colpito più volte con calci e pugni. Il poliziotto è stato trasportato in ospedale per le cure del caso e poi dimesso. Per lui la prognosi è di sette giorni.
Per Bonino, “questo di Perugia è l’ennesimo grave e intollerabile evento critico che vede coinvolto un carcere penitenziario della Regione Umbria, abbandonata dall’Amministrazione penitenziaria da quando è stato cancellato il Provveditorato di Perugia ed la regione è stata accorpata dalla Toscana, che ci ‘scarica’ i detenuti più problematici ed è distante dai nostri problemi. E la cruda realtà è che i nostri poliziotti continuano a lavora in condizioni stressanti e pericolose”.
Capece, rivolgendosi direttamente ai vertici del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, sottolinea come la situazione delle carceri umbre sia diventata insostenibile “Servono provvedimenti urgenti per fronteggiare l’emergenza penitenziaria umbra: stiamo assistendo giorno dopo giorno all’ inesorabile sfascio di una Regione che soltanto fino a qualche anno fa era un’eccellenza nel panorama nazionale” scrive in una nota il segretario generale.