Ancora un’aggressione in carcere, agente accoltellato al collo
Non si ferma la spirale di episodi violenti nelle carceri della nostra regione. Stavolta è accaduto nel penitenziario di Spoleto, dove un detenuto ha accoltellato un agente.
Ancora un grave episodio di violenza in carcere nella nostra regione, l’ennesimo di una serie ormai interminabile. Un Assistente Capo della Polizia penitenziaria in servizio alla Casa di Reclusione di Spoleto, è stato aggredito nella serata di lunedì, da un detenuto del circuito Alta Sicurezza 3. Si tratta di un italiano, originario di Taranto e di elevato spessore criminale, non nuovo ad atti violenti, tanto che proprio per il suo comportamento aggressivo circa un anno fa è stato trasferito a Spoleto, per motivi di ordine e sicurezza dal DAP. Secondo la nota, divulgata da Fabrizio Bonino, segretario nazionale per l’Umbria del Sappe, Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, l’uomo ha aggredito improvvisamente un poliziotto mentre gli stava aprendo la cella. Sembra che il detenuto abbia finto un malore e proprio questo sarebbe stato il motivo dell’apertura della cella, atto al quale ha assistito anche il personale infermieristico e di Polizia Penitenziaria. L’agente è stato colpito al collo con coltello rudimentale e solo il pronto intervento di altro personale ha evitato conseguenza peggiori. Una dinamica che spinge il Sappe ha parlare di tentato omicidio. Ovviamente sarà l’autorità giudiziaria a stabilire ogni eventuale ipotesi di reato dopo l’esame di tutti gli atti che verranno inviati. L’agente se la caverà con 5 punti di sutura e 10 giorni di prognosi