Bimbo ucciso, convalidato fermo della madre che non risponde al Gip
Si è avvalsa della facoltà di non rispondere davanti al gip di Perugia Erzsebet Katalin Bradacs, l’ ungherese di 44 anni sottoposta a fermo per l’ omicidio volontario aggravato del figlio di due anni, venerdì scorso a Po’ Bandino nei pressi di Città della Pieve. Con il suo legale, Enrico Renzoni, la donna ha comunque ribadito non essere responsabile della morte del figlio che aveva intenzione di riportare al padre – secondo la sua versione – una volta tornata in Ungheria. La procura ha chiesto la convalida del fermo che è avvenuto nel primissimo pomeriggio da parte del giudice che ha disposto la custodia cautelare in carcere.
L’accusa contestata dal pubblico ministero Manuela Comodi è di omicidio volontario aggravato. Per gli inquirenti avrebbe assassinato il figlio per vendetta nei confronti del padre, suo ex compagno, ora in Ungheria. A conferma di questa ipotesi, per l’accusa, c’è la foto del bimbo ferito che la donna avrebbe inviato al marito e che ha fatto scattare l’allarme. Formalizzato il conferimento dell’incarico per l’autopsia svolta nel pomeriggio: il consulente del pm è la dottoressa Laura Panata, la difesa ha nominato il medico legale Luca Pistolesi.