Coltellate al ristorante, poi fuga e incidente: arresti a S.Feliciano
All’inizio sembrava fosse un “normale” incidente, come ce ne sono tanti, nelle strade intercomunali a ridosso del lago Trasimeno. Ne davano notizia i vigili del fuoco, parlando di un “semifrontale” fra due vetture.
Poi, nel corso della notte, è emerso il clamoroso retroscena: l’incidente era solo l’epilogo di una serata di sangue, nel paesino di San Feliciano.
Tutto è cominciato in un noto ristorante della zona, gestito da due fratelli napoletani, che sono stati accoltellati da tre egiziani, pare per motivi personali, legati alla gelosia.
Ma non sono escluse anche motivazioni di altro tipo, a cominciare dal movente economico.
Nel gruppo degli aggressori ci sarebbe anche l’ex moglie di una delle vittime, capitata, non per caso, nel locale gestito dall’ex compagno, in compagnia del nuovo accompagnatore e di due connazionali, tutti muniti di coltello.
Inevitabile la rissa, nel corso della quale i due gestori sono stati colpiti dai fendenti degli aggressori e a rimanere ferite sono statre anche la madre e una sorella dei due, intervenute per difenderli.
Poi la fuga, durante la quale c’è stato l’incredibile epilogo della vicenda: uno scontro frontale con un’altra auto, guidata dalla figlia del ristoratore aggredito e della donna che era con gli egiziani.
L’ipotesi che non si sia trattato di un incidente casuale.
Gli investigatori – scrive l’Ansa – ritengono che la giovane abbia saputo dell’aggressione avvenuta nel ristorante del padre e dello zio e a quel punto si sia precipitata sul posto.
Da capire se abbia cercato di bloccare i fuggitivi o se il semifrontale sia solo una conseguenza dell’elevata velocità delle due vetture.
Sul posto – come testimonia anche un video caricato sui social da un residente – sono arrivati i vigili del fuoco, diverse ambulanze e i carabinieri, che subito si sono resi conto che qualcosa non tornava e che quello non era un normale incidente.
I feriti sono stati portati in ospedale: ad avere la peggio gli accoltellati: entrambi in prognosi riservata, i due fratelli sono stati operati nella notte; il più grave dei due è il 40enne, ancora in pericolo di vita.
Infine, all’alba di mercoledì, i militari hanno arrestato due degli aggressori, 24 e 19 anni, entrambi di origine egiziana, che sono nel carcere di Capanne, a disposizione dell’autorità giudiziaria. In corso di valutazione la posizione del terzo e della donna.
L’indagine è condotta dai carabinieri della compagnia di Città della Pieve e da quelli della stazione di Magione, coordinati dalla procura della Repubblica di Perugia.
Non è stato un anno tranquillo per San Feliciano. Lo scorso luglio, nella comunità di pescatori, si verificò un sanguinoso pestaggio in un altro esercizio commerciale. Anche in quel caso si parlò di gelosia, ma l’efferatezza dell’episodio destò sconcerto in paese.