Esplosione Greenvest: c’è un quinto indagato, capi d’accusa con dolo
Domenica scorsa anche dal palco del Concerto del 1 maggio è partito un messaggio di memoria e solidarietà per Samuel Cuffaro una delle vittime dell’esplosione dello stabile che ospitava l’azienda Greengenetics, che produceva cannabis per uso terapeutico, costata la vita al 19enne eugubino e ad una collega di 52 anni Elisabetta D’Innocenti.
Proprio oggi arrivano novità nel processo: la Procura presso il Tribunale di Perugia chiude le indagini sull’incendio dove oltre alle 2 vittime, rimasero ferite altre due persone.
La prima novità è che sale a cinque il numero di persone indagate e alle quali è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari: oltre ai fratelli Gabriele e Maria Gloria Muratori, , e ai fratelli Alessandro e Luciano Rossi, si aggiunge una quinta persona. Si tratterebbe di un eugubino legato comunque a una delle due società, collegate tra loro, che si occupavano di coltivazione e produzione di cannabis light a scopo terapeutico.
A loro carico si aggrava anche il quadro accusatorio perchè i reati contestati di omicidio, lesioni e incendio passano da colposi a dolosi con omissione di cautele per la prevenzione degli infortuni. Secondo la Procura, infatti, si è ritenuto configurabile il dolo
Contestati agli indagati anche la violazione delle legge sugli stupefacenti e la detenzione illecita di cannabis, nonchè la cessione di esse, ritenendo che l’attività di manipolazione svolta presso l’edificio di Canne Greche fosse non consentita e quindi inidonea a considerare il prodotto come cannabis light