Frode informatica da 54mila euro. Postale recupera denaro

La polizia Postale ha recuperato 54mila euro quali provento di una frode informatica, effettuata attraverso un particolare tipo di attacco informatico denominato “B.E.C.” (compromissione di caselle di posta elettronica aziendali), attraverso il quale alcuni riescono ad inserirsi tra le comunicazioni di posta elettronica di due aziende, al fine di intercettarne i messaggi ed i relativi contenuti, per poi usare le “informazioni” acquisite per trarne profitto. La denuncia è partita dal titolare di una concessionaria il quale, dopo aver ricevuto una fattura relativa all’acquisto di un veicolo, ha pagato la somma di 54.000 euro effettuando un bonifico sull’iban indicato nella fattura. Il rivenditore, però, era del tutto ignaro che ignoti, dopo essersi “introdotti” nelle caselle di posta elettronica in comunicazione e averne intercettato i messaggi, avevano modificato la fattura destinata all’acquirente, indicando nella stessa un codice iban relativo ad un conto nella loro disponibilità, e dove sono stati poi accreditati i 54.000 euro pagati. Sono tutt’ora in corso gli approfondimenti investigativi sul titolare del conto corrente individuato dalla Polizia sul quale è stata accreditata la somma che è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per i reati di accesso abusivo a sistema informatico e frode informatica.