Non ce l’ha fatta l’operaio 26enne ferito all’AST

Dopo sei giorni di ricovero in ospedale è morto Sanderson Mendoza (per tutti Sandro) l’operaio di 26 anni dipendente della Tapojärvi rimasto gravemente ustionato il 10 marzo scorso in un incidente sul lavoro avvenuto nell’area del polo siderurgico ternano di AST.
La notizia è trapelata da fonti sindacali poco dopo le 20 di domenica 16 marzo. Il ventiseienne era alla guida di un mezzo da lavoro, denominato Klingher, adibito al trasporto delle siviere e improvvisamente investito dalle fiamme. All’interno dei recipienti vengono infatti movimentare scorie d’acciaio, fuse ad altissime temperature. Una delle ipotesi – al vaglio della Procura di Terni che ha aperto l’indagine – è che il metallo allo stato liquido si sia almeno in parte sversato e il contatto con il terreno abbia innescato il rogo. Il giovane – ternano a tutti gli effetti anche se con origini sudamericane – era stato soccorso e trasportato d’urgenza all’ospedale di Terni e poi trasferito al centro grandi ustionati del Sant’Eugenio di Roma dove è deceduto in serata.
“Profondo dolore” viene espresso in una nota dal gruppo Arvedi Ast che “in questo momento di immensa tristezza esprime la vicinanza ed il cordoglio di vero cuore alla famiglia, ai colleghi ed a tutte le persone a lui care”.
“Siamo profondamente dispiaciuti e porgiamo le nostre sincere condoglianze alla famiglia e ai cari del dipendente scomparso”: sottolinea Mari Pilventö, acting ceo Tapojärvi group, e Martti Kaikkonen, ceo Tapojärvi Italia. “La nostra azienda – aggiungono – offre supporto alla famiglia in lutto e a tutti i nostri dipendenti in questo momento difficile. “Le cause dell’incidente – spiegano i vertici dell’azienda – sono oggetto di indagine approfondita in collaborazione con le autorità. Una volta completate le indagini, comunicheremo apertamente le misure di sicurezza adottate e che saranno implementate per garantire che un incidente simile non si verifichi più”.
Sulla vicenda interviene anche il sindaco di Terni, Bandecchi: “La morte del giovane operaio che lavorava all’interno di Ast è una bruttissima notizia che colpisce tutti noi e tutta la città di Terni”. “La sera del gravissimo incidente ho avuto modo di dimostrare di persona la mia vicinanza, dell’amministrazione comunale, dell’intera città, ai famigliari di Sanderson Mendoza” aggiunge. “Ribadisco ancora di più in questa funesta circostanza – sottolinea Bandecchi – la solidarietà e il dolore di tutti noi. Sono vicino alla sua fidanzata, ai suoi genitori, a tutti i colleghi che anche essi hanno vissuto una vicenda a dir poco scioccante. Riconfermo tutto il mio impegno di sindaco e di personaggio pubblico affinché i luoghi di lavoro siano occasione di sviluppo, indipendenza economica, realizzazione professionale e personale e non certo di morte”.