Omicidio in carcere, la vittima sgozzata viveva in Umbria con la madre

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Aggressione al carcere di Salerno, dove un detenuto ha ucciso un compagno di cella, sgozzandolo con una lametta da barba.

La vittima – un 30 enne tunisino, rinchiuso per spaccio di sostanze stupefacenti-, prima di scontare la sua pena, viveva in Umbria – in provincia di Perugia – insieme la madre. Sarebbe uscito dal carcere nel 2026, e invece non c’è stato nulla da fare e non è bastato nemmeno il ricovero d’urgenza all’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno: troppo profonda la ferita alla gola.

A colpirlo è stato il suo compagno di cella, un marocchino di 23 anni, al culmine di una lite innescata da futili motivi. Non c’erano altre persone e sull’accaduto sono ora in corso indagini da parte del magistrato di turno dell’ufficio inquirente salernitano, coordinato dal procuratore Giuseppe Borrelli.

L’omicidio è avvenuto nella prima sezione “detenuti comuni” del carcere salernitano, uno dei più affollati della Campania, dove a fronte dei 400 posti disponibili ne accoglie, invece,circa 600.