Si taglia con una lametta, morto detenuto marocchino

Si taglia con una lametta, morto detenuto marocchino

Un detenuto del carcere di Terni, di nazionalità marocchina, sì è tolto la vita in cella, tagliandosi con una lametta.

Martedì sera, intorno alle 23, durante il giro di controllo, il poliziotto di servizio nella sezione ha visto sangue in terra e subito intervenuto, con il medico di guardia. Trasportato immediatamente in ospedale, le sue condizioni sono subito apparse gravi. Il decesso nella serata di mercoledì.

L’uomo stava scontando reati di droga, comune, con un residuo pena di circa un anno.

“Quello di Terni è un carcere ormai fuori controllo, con una grave carenza di organico, una gestione che fa acqua ormai da troppo tempo e un sovraffollamento non più gestibile", denuncia Fabrizio Bonino del Sappe, ricordando che in questi giorni c’è stata anche un’aggressione.

Il sindacato è pronto a scendere in piazza, a settembre, per sottolineare quanto e come sia importante e urgente prevedere un nuovo modello custodiale.

"È grave che la recrudescenza degli eventi critici in carcere si è concretizzata quando sempre più carceri hanno introdotto la vigilanza dinamica ed il regime penitenziario ‘aperto’ – si legge nel comunicato – ossia con i detenuti più ore al giorno liberi di girare per le sezioni detentive con controlli sporadici ed occasionali della Polizia Penitenziaria. Anche la consistente presenza di detenuti con problemi psichiatrici è causa da tempo di gravi criticità per quanto attiene l’ordine e la sicurezza delle carceri del Paese. Il personale di Polizia Penitenziaria è stremato dai logoranti ritmi di lavoro a causa delle violente e continue aggressioni".