Spento incendio Poreta, famiglie rientrate: ora la bonifica

Spento incendio Poreta, famiglie rientrate: ora la bonifica

Per tutta la giornata di ieri sono proseguite le opere di spegnimento del vasto incendio di Poreta nel comune di Spoleto, dichiarato spento alle ore 20,45: in serata sono rientrate nelle abitazioni le persone evacuate nella zona interessata dal vasto incendio. Ricordiamo che ci sono due denunce per incendio boschivo doloso.

In una nota, i carabinieri forestali parlano di 200 ettari di terreno intaccati dalle fiamme, di cui circa 120/130 ettari di bosco; a fuoco anche 10 ettari di uliveto di pregio.

Nella mattinata di oggi sono presenti 2 squadre dei vigili del fuoco con 8 persone e due squadre dell’Agenzia Forestale con 4 persone per le opere di bonifica.

Presente anche il Dos (direttore delle operazioni di spegnimento) che ha richiesto l’intervento di un elicottero per la bonifica delle aree difficilmente raggiungibili da terra. In particolare si evidenzia un versante della montagna in loc. Poerata più a rischio per la ripresa del fuoco e pertanto è previsto l’arrivo di un elicottero dell’esercito dal Coau di Roma.

Tutte le opere di bonifica sono finalizzate ad evitare che possano riprendere le fiamme.

Sul posto sono presenti anche i Carabinieri Forestali di Campello sul Clitunno e di Spoleto che al termine della bonifica dovranno occuparsi di effettuare il MEF (“Metodo delle Evidenze Fisiche”), il metodo scientifico che permette di trovare il punto di origine dell’incendio (già presunto), le cause e tutti gli elementi di prova nelle investigazioni, a partire da un’analisi attenta dell’area bruciata, della sua forma e dalla propagazione delle fiamme sulla base delle tracce lasciate su piante, terreno, rocce ed oggetti a partire dal punto di innesco.

I forestali si occuperanno anche di perimetrare tutte le aree percorse dal fuoco; questo lavoro consentirà di alimentare il catasto incendi presente in ogni comune individuando le aree boschive dove ricadranno per legge i vincoli: 15 anni per il cambio di destinazione, 10 anni per la realizzazione di edifici e 10 anni per divieto di pascolo e caccia in tutta l’area percorsa dal fuoco.