La Regione apre al bando per la ricostruzione di Castelluccio

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A poche ore dalla presentazione del progetto di ricostruzione di Castelluccio di Norcia presentato da Brunello Cucinelli a Milano la Regione dell’Umbria pubblica un avviso pubblico finalizzato a ricevere le manifestazioni per la realizzazione del proprio progetto di ricostruzione.

L’Ufficio Speciale Ricostruzione della regione dell Umbria  ha avviato un’indagine di mercato per l’attuazione degli interventi di ricostruzione degli edifici pubblici e privati, delle opere di urbanizzazione e delle strutture fondali antisismiche a Castelluccio di Norcia.

Si punta cosi ad acquisire manifestazioni di interesse al fine di indire successivamente una gara d appalto che riguarderà gli interventi di ricostruzione sia per gli  edifici pubblici e privati, insieme alle opere di urbanizzazione e le strutture fondali antisismiche.

Il valore complessivo stimato del progetto, che avrà una durata di quattro anni, è di 68 milioni di euro, comprensivi di IVA, somme a disposizione, oneri legali e arrotondamenti. Tale valore costituisce il tetto massimo di spesa dell’Accordo Quadro e include anche gli importi previsti per i singoli contratti applicativi. L’USR Umbria garantisce un importo minimo di 19 milioni di euro, inclusa l’IVA e le somme a disposizione.

La procedura negoziata inviterà un massimo di dieci operatori economici qualificati, selezionati tramite un avviso di indagine di mercato, nel rispetto del criterio di rotazione e dell’iscrizione all’Anagrafe antimafia degli esecutori. Le richieste di partecipazione dovranno essere inviate tramite la piattaforma telematica Net4market, rispettando le modalità e i tempi indicati nel Disciplinare telematico e nell’Avviso entro il 18 luglio 2023 alle ore 17:00.

Questo progetto pilota rappresenta un passo concreto verso la ricostruzione di Castelluccio di Norcia, che sarà realizzata su una piattaforma sismicamente isolata per gli aggregati di origine storica. Sarà la prima volta che la ricostruzione avverrà in collaborazione tra la Pubblica Amministrazione e i privati proprietari degli edifici. L’obiettivo è non solo garantire la sicurezza sismica delle abitazioni, ma anche utilizzare tecniche tradizionali di muratura e riutilizzare le antiche pietre recuperate dopo il crollo. Grazie agli isolatori sismici, l’accelerazione trasmessa agli edifici sovrastanti sarà ridotta di circa 10 volte rispetto a quella senza l’utilizzo di questa tecnologia.