Ultraleggero caduto indagini sulle cause. Forse guasto un meccanico

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proseguono le indagini per capire la causa della caduta dell’ultraleggero a corciano che ha causato la morte di Massimo Mancini di 56 anni e Francesco Constabile della Staffa di 42. Il velivolo è privo di scatola nera. Tra le ipoteso più acclarate c’è quella di un guasto meccanico in fase di decollo, unitamente all’errore umano. Intanto però si procede ai rilievi ed esami come da protocollo. Il velivolo è decollato da un’avio superficie in località Montemolino, non distante dal punto dell’incidente

La procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo si stanno analizzando i rilievi eseguiti al suolo ed eventuali testimonianze e le caratteristiche tecniche del velivolo. Sarà anche eseguita l’autopsia sui corpi delle vittime da parte della dottoressa Mezzetti, medico legale per stabilire se ci sono tracce che lascino pensare ad esempio a un incendio in volo. potrà fornire risposte anche rispetto alla coscienza e consapevolezza dei viaggiatori fino all’impatto finale. E se cioè abbiano tentato manovre improvvise o quanto si possa sostenere la fondatezza della perdita di controllo del mezzo. Ad accorgersi dell’apparecchio in caduta è stata una donna che l’ha notato dalla finestra della sua abitazione e che ha lanciato l’allarme.

Le vittime sono massimo Mancini di 56 anni, proprietario dell’ultraleggero Kitfox che ha lasciato due figli. Era un imprenditore e proprietario di strutture che ospitano note attività commerciali a Ponte San Giovanni. Francesco Conestabile della Staffa, di 42 anni, era proprietario di un agriturismo e appassionato di animali.