Carcere Sabbione, protesta dei detenuti, interviene il Garante
Nuova protesta al carcere di Terni. Nella notte è stato necessario un intervento delle forze speciali per contenere la protesta alimentata da alcuni facinorosi, in particolare sette detenuti che sono stati posti in isolamento e dovrebbero essere trasferiti altrove.
I detenuti hanno chiesto di incontrare il garante dei detenuti dell’Umbria, Giuseppe Caforio che lunedì mattina, accompagnato dal comandante della polizia penitenziaria e dall’ispettore del carcere ha avuto colloqui con i detenuti dei vari bracci che avevano organizzato una protesta rifiutando il rientro in cella, per evidenziare la grave situazione di sovraffollamento nonché il perdurare della carenza dell’assistenza sanitaria a fronte di patologie importanti e serie.
La situazione di Terni è particolarmente grave per la forte carenza di personale della polizia penitenziaria e per la abnorme numero di detenuti, arrivato oggi a 570, la maggior parte parte dei quali trasferiti dalla Toscana, di cui almeno 150 con problemi psichici.
Un problema che si ripercuote anche sugli agenti, che a loro volta hanno incontrato il Garante, dopo aver lavorato fino a notte fonda per sedare la protesta.
“Occorrono interventi strutturali immediati per una decongestione delle carceri – scrive Caforio in una nota – soprattutto queste umbre ed interventi nell’area sanitaria di implementazione di medici e infermieri, per ristabilire un livello di civiltà accettabile dove il diritto alla salute è incomprimibile e non vi sono giustificazioni che possano in qualche modo legittimare l’attuale incredibile situazione. L’auspicio è che in questa settimana il parlamento possa finalmente dare corso ad un provvedimento che realmente è concretamente sblocchi almeno in parte le situazioni più gravi che si riscontrano nel carcere consentendo in questo modo il ristabilimento di quel equilibrio precario e delicato su cui si basa la convivenza carceraria”.