Brevetti, +57,8% di depositi nel 2022. Plaude ConfCommercio

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L’Umbria ha raggiunto risultati eccezionali nel campo dei brevetti nel 2022, con un aumento del 57,8% rispetto all’anno precedente. Secondo il presidente della Camera di Commercio dell’Umbria, Giorgio Mencaroni, questo dato indica il crescente impegno dell’imprenditoria umbra nell’innovazione e nella competitività economica.

Tuttavia, nonostante questo successo, l’Umbria deve affrontare una sfida significativa nelle Key Enabling Technologies (KET), che sono fondamentali per la competitività delle imprese. Solo due brevetti relativi alle KET sono stati pubblicati in Umbria nel 2022, rappresentando meno del 5% del totale delle domande di brevetto. A livello nazionale, la percentuale delle KET sul totale delle domande di brevetto è salita al 21%.

L’analisi condotta da Unioncamere e Dintec ha rivelato che i settori della meccanica e dei mezzi di trasporto dominano le domande di brevetto umbre, rappresentando il maggior numero di richieste. Le tecnologie chimico-farmaceutiche seguono a otto richieste, mentre le tecnologie elettriche/elettroniche e le tecnologie di strumentazione e controllo presentano due brevetti ciascuna.

Nel 2022, la maggioranza delle domande di brevetto pubblicate in Umbria proveniva dalle imprese, rappresentando l’83,3% del totale. Le domande presentate da soggetti privati rappresentavano il 16,7%, mentre gli enti di ricerca avevano una presenza molto limitata. La provincia di Perugia ha registrato un numero significativamente maggiore di domande rispetto a quella di Terni.

Sebbene l’Umbria abbia ottenuto un notevole successo nel campo dei brevetti, l’attenzione si concentra ora sullo sviluppo e sull’uso delle Key Enabling Technologies. È necessario affrontare il ritardo attuale e cercare soluzioni per promuovere ulteriormente l’innovazione tecnologica e la competitività delle imprese umbre.