Ast, confermati investimenti ma resta il nodo infrastrutture
La notizia più importante è che gli investimenti da parte della proprietà sono stati confermati. Sia nella misura che nelle tempistiche. Questo l’esito del tavolo che si è tenuto a Terni fra le sigle e la proprietà di Ast. Filtra dunque ottimismo, se non altro perchè il gruppo Arvedi sembra determinato ad andare avanti con i suoi proposti. In un comunicato Fiom Cgil parla di “investimenti che poggiano sulla sostenibilità ambientale e puntano alla decarbonizzazione del ciclo produttivo, con l’obiettivo di ridurre i costi di trasformazione e una rimodulazione e ampliamento dei mix produttivi e dei mercati a partire dall’acciaio per il motore elettrico. Un piano industriale di espansione produttiva con il consolidamento dei livelli occupazionali cominciato con la stabilizzazione dei lavoratori somministrati in staff leasing.
Come confermato nella nota l’azienda ad oggi esclude l’utilizzo strutturale di ammortizzatori sociali straordinari per la messa in opera delle nuove linee. Rimangono tuttavia alcuni nodi da sciogliere, a partire da quello del costo dell’energia e poi le infrastrutture. Criticità che se non risolte “rischiano di danneggiare la competitività dell’azienda che opera in un mercato di nicchia e con competitors a livello europeo e mondiale” dicono i sindacati. Da qui l’appello rivolto al Governo, a partire dal MIMIT, e alle istituzioni locali, chiamati, scrivono le sigle, “ad assumere all’interno dell’accordo di programma impegni precisi e certi per risolvere le problematiche sollevate”.