Manifesto e frontiere della ricerca per un Rinascimento economico

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Nuovi strumenti per nuovi problemi.
Servono in tutti gli ambiti del sapere, servono soprattutto in Economia, disciplina ancora legata a schemi di azione che affondano le loro radici all’inizio del secolo scorso.
Ecco il senso del “Manifesto per una Nuova Economia”, già sottoscritto da oltre 300 economisti di fama nazionale e internazionale, di cui si sta discutendo in questi giorni a Perugia, in particolare al Dipartimento di Economia dell’università degli studi.

Il convegno internazionale “Manifesto e frontiere della ricerca per un Rinascimento economico” affronta le tematiche e le sfide che stanno mettendo a rischio il futuro della nostra civiltà. Economisti e rappresentanti delle università provenienti da tutto il mondo, infatti, propongono un manifesto internazionale che illustri il potenziale generativo, la soddisfazione e la ricchezza di senso della vita, di una risposta sostenibile alle sfide di oggi.

Nella sessione plenaria pomeridiana di giovedì sono stati discussi i punti fondamentali del Manifesto, che viene proposto a tutti docenti che si occupano di economia civile nelle loro università.

La Conferenza perugina è una tappa fondamentale di avvicinamento alla 6ª edizione del Festival Nazionale dell’Economia Civile, in programma a Firenze dal 3 al 6 ottobre

Jeffrey Sachs, professore della Columbia University, ha parlato di “iniziativa enorme per l’economia italiana e mondiale”.
L’economia deve portare prosperità e benessere, per affrontare la crisi ambientale, portare giustizia sociale e pace nel mondo. L’attuale modello economico non funziona, perciò abbiamo bisogno di un nuovo modello.

Dopo aver ricordato che Antonio Genovesi, padre dell’economia civile nel XVIII Secolo , Il professore americano commentando il Manifesto, ha parlato di sviluppo sostenibile coniugato al concetto di andare oltre il concetto di PIL, il prodotto interno lordo, per misurare benessere e felicità.

Insomma, un modo per dire, finalmente, che la felicità non è data dal consumo.