Vendita Ast: l’attenzione si sposta sui fucinati
La direzione aziendale di Acciai speciali Terni alle rsu ha fornito i numeri degli ordinativi e della produzione di Ast negli ultimi mesi. Gli ordinativi, per il mese di maggio, si sono attestati a 356 tonnellate, a 550 tonnellate a giugno e la previsione per il 2021 è di 7.500 tonnellate totali. Ciò in attesa che l’Ad Massimiiano Burelli convochi i segretari dei metalmeccanici ai piani alti di viale Brin, per un aggiornamento sulla vendita del sito siderurgico da parte della casa madre Thyssenkrupp.
Critici i sindacati per i quali: «La visibilità di ordini – sottolineano le Rsu – ad oggi rimane troppo ridotta. Le risposte aziendali non sono del tutto esaustive: non ci sono stati forniti né budget produttivo né strategia di politica commerciale atta a garantire ordinativi stabili». Inoltre, riferiscono sempre le Rsu, «attualmente non è previsto alcun investimento per gli impianti ma solo una politica di riduzione dei costi che passa tramite una revisione dei processi e delle modalità operative che secondo la direzione aziendale garantiscono una maggiore marginalità economica sul prodotto finito».