Il discorso programmatico di Vittoria Ferdinandi in consiglio comunale

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Il consiglio comunale di Perugia è stato presieduto da Matteo Giambartolemei, consigliere comunale di Fratelli d’Italia eletto con 1.074 preferenze. E lo sarà anche il prossimo: Elena Ranfa (presidente designato della maggioranza) non ha raggiunto nella prima votazione i due terzi necessari all’elezione. Curiosità: il presidente uscente – Nilo Arcudi – era assente “per motivi di lavoro”.

Dopo il giuramento, Vittoria Ferdinandi ha tenuto il suo discorso: “Oggi per me è un momento solenne, con senso di responsabilità mi presento come la vostra sindaca pronta per guidare con lealtà e umiltà la nostra comunità. Non è facile trovare le parole per esprimere la grande emozioni che provo in questo momento”, ha esordito.

“Quello che cominciamo oggi insieme, ognuno con le proprie responsabilità e visioni e idee, sarà un lungo e appassionante cammino. Il consiglio comunale è il cuore pulsante e vivo della politica cittadina. Ognuno di noi esercita il governo politico della città”.

“Grazie per il vostro supporto, voglio ringraziare chi ci ha sostenuto non solo attraverso il voto, anche per la campagna elettorale che è stata una grandissima vittoria collettiva. Il voto è un supporto personale ma anche la fiducia di una visione condivisa della città”.

“Voglio ringraziare chi non ha votato per noi ma che comunque si è recato alle urne, facendo in modo che Perugia fosse la città con il più grande flusso di affluenza alle urne nei ballottaggi: voglio pregarvi di essere attivi e propositivi nei confronti del nostro governo”.

“Cominceremo fin da subito a lavorare per tutti. Il Comune è nelle strade, nelle piazze, negli ospedali, nella fatica delle donne, nella sofferenza, nell’esclusione dei disabili, il Comune è nella vita di tutti. Per questo vogliamo impegnarci per costruire una politica che non perda la città che ha ritrovato”

“Dobbiamo raccogliere la sfida che la città ci ha consegnato, di tenerci unici nelle nostre sofferenze, lavorare per rafforzare il nostro spirito di coalizione, costruire un metodo di governo che sia fondato sull’ascolto”.

“Sarà necessario ricucire un rapporto fra la politica e la vita reale delle persone e lasciatemi dire che i rappresentanti della generazione che rappresento saprà dire la propria; la generazione che ha vissuto la frustrazione di vivere nella precarietà e sottopagata oppure essere costretta ad andar via”.

“A tutti i consiglieri e le consigliere auguro: abbiate a cuore le comunità che rappresentate, siate visionari ed appassionati nell’ascoltare i sogni e le aspirazioni dei cittadini”
“A chi – come me – si avvicina per la prima volta a un ruolo istituzionale, dico: avviciniamoci a questo ruolo con l’umiltà di voler imparare ma allo stesso tempo non perdiamo la determinazione di voler scoprire e costruire nuove strade, senza aver paura di forzare limiti e recinti”.

E poi, rivolgendosi alla minoranza: “Chiedo di prendere il confronto politico come un’occasione e un’opportunità di crescita. Il mio augurio è che in quest’aula ci sia la forza di convergere nei temi senza indebolire la propria identità”.

Un pensiero ed un ringraziamento al sindaco uscente Andrea Romizi “per la dedizione con cui ha servito la nostra città in questi dieci anni”.

“Un saluto affettuoso Margherita Scoccia che ha condiviso con me la bellezza ma anche la fatica di una campagna elettorale dai toni troppo accesi ed aspri; ho visto in lei tante capacità e competenze che spero riusciremo a valorizzare e a mettere insieme in un rapporto proficuo e leale”.