Elezione presidente consiglio comunale, parla l’opposizione

Elezione presidente consiglio comunale, parla l’opposizione

E parliamo invece dell’elezione del presidente del Consiglio comunale di Perugia. Come sapete, durante il primo consiglio comunale di lunedì, dopo il dibattito e la votazione in forma segreta, la pratica è stata rinviata alla prossima seduta non avendo nessun candidato alla presidenza raggiunto il quorum richiesto (ossia due terzi dei componenti pari a 22 voti).

In particolare durante la riunione era stata proposta dalla maggioranza quale presidente la consigliera Elena Ranfa (PD) che ha ottenuto 21 voti. 11 le schede nulle.

In una nota, i gruppi di opposizione FdI, F.I, Perugia Civica, Progetto Perugia, Scoccia, hanno dichiarato: “Prendiamo atto dell’invito del sindaco Ferdinandi – così scrivono – volto a rafforzare la collaborazione tra tutte le forze politiche del nostro consiglio comunale.

Tale collaborazione, se fatta nel rispetto del proprio programma elettorale e dei propri valori, potrà di certo essere utile alla nostra città. Riteniamo che tale importante forma di collaborazione, se realmente la si vuole, possa e debba iniziare dalla condivisione del profilo della massima carica del nostro Consiglio comunale.

In qualità di opposizione, riconosciamo l’importanza di un presidente del Consiglio espresso dalla maggioranza ma riteniamo che tale ruolo debba rappresentare un profilo istituzionale che garantisca concretamente neutralità e senso delle istituzioni, interpretando tutte le sensibilità presenti nella massima assemblea democratica della nostra città.

Per questo motivo siamo disponibili a condividere e votare insieme alla maggioranza un nome individuato all’interno di un’ampia rosa di consiglieri che possano esprimere quei principi di neutralità e garanzia sopra ricordati.

Siamo pronti a contribuire con idee e proposte, lavorando insieme per il bene comune, e a sostenere un presidente del consiglio che possa rappresentare tutti noi con equilibrio e integrità.

Che l’espressione di questa carica importante sia frutto non di un’impostazione ma di una effettiva condivisione: questa il nostro auspicio, questa la nostra disponibilità”.