L’opposizione di centrodestra occupa aula Palazzo Cesaroni

Politica. Non si placa la polemica politica in Consiglio regionale dopo le novità relative alla manovra portata avanti dalla Giunta. I consiglieri dei gruppi di opposizione infatti hanno occupato l’aula in segno di protesta.
La protesta proseguirà – dicono dall’opposizione – “finché non ci verrà fornito il report che la Giunta Proietti avrebbe commissionato a una società privata sui conti della sanità, pagato con i soldi pubblici, e sulla base del quale sono state aumentate le tasse, IRPEF, IRAP e bollo auto, colpendo le tasche dei cittadini umbri per circa 500 euro”. Lo fanno sapere i consiglieri di opposizione, Paola Agabiti (Fratelli d’Italia), Nilo Arcudi (Umbria Civica Tesei Presidente), Matteo Giambartolomei (Fratelli d’Italia), Enrico Melasecche (Lega Umbria), Eleonora Pace (Fratelli d’Italia), Laura Pernazza (Forza Italia), Andrea Romizi (Forza Italia), Donatella Tesei (Lega Umbria).
“Con questo gesto simbolico – spiegano – vogliamo denunciare una serie di gravissime criticità che riguardano l’operato di questa Giunta regionale che si contraddistingue per opacità, mancanza di trasparenza e scelte discutibili, quando non del tutto illegittime. Iniziando dall’affidamento diretto a una società privata scelta senza una gara e in base a logiche di fiducia politica e non di merito. Abbiamo presentato una richiesta di accesso agli atti per ottenere il documento con il quale la dirigenza regionale ha affidato l’incarico a tale società, perché anche questo non è mai stato reso pubblico. I conti della sanità sono verificati da enti terzi e autorevoli: MEF, Corte dei Conti, Collegio dei Revisori e faremo tutti i passi necessari, anche legali, per verificare la legittimità di questo affidamento. Non permetteremo che gli interessi dei cittadini vengano sacrificati in nome di percorsi opachi”.
“Ancora più scandaloso è che l’aumento delle tasse sia stato deciso sulla base di un documento che nemmeno la presidente Proietti ha dichiarato di possedere, ma che verrà fornito dalla società incaricata solo il 30 aprile”.