Sit-in all’ex punto nascite: accuse a Usl e Regione. Il punto nel tg
In corso l’annunciato sit-in, a Spoleto, contro la chiusura del punto nascita del San Matteo degli Infermi.
Il reparto di Ostetricia e Ginecologia, chiuso nell’ottobre 2020, causa Covid, rischia di essere smantellato per far posto a Ortopedia.
Resterà solo un punto di degenza, presso l’area chirurgica, ma non il punto nascite.
Anche per questo motivo è stato confermato il sit-in promosso dal City Forum, con l’appoggio dell’amministrazione comunale e il coinvolgimento di associazioni e sindacati, che addirittura avrebbero voluto posizionarsi all’ingresso del reparto.
In un documento, sottoscritto anche dal primo cittadino, si lancia una dura accusa alla Regione e alla Usl2: “Vogliono mettere Spoleto di fronte al fatto compiuto”.
Si ricorda inoltre che dal Ministero non sono arrivate risposte sul polo ospedaliero Foligno-Spoleto, uno dei cavalli di battaglia della giunta Tesei.
Sul tema è intervenuta la Usl 2 con una nota ufficiale, nella quale chiarisce che la riorganizzazione delle due strutture di Ortopedia e di Ginecologia dell’Ospedale di Spoleto abbia come unico fine quello di dare un nuovo slancio alle attività, soprattutto chirurgiche, del “San Matteo degli Infermi”.
“In particolare l’inversione della destinazione dei due reparti (Ortopedia al terzo piano, Ginecologia a piano terra), consentirà di arrivare a 18 posti letto ad Ortopedia, con accessi chirurgici giornalieri e con la piena disponibilità di due sale operatorie dedicate, mentre i posti letto di Ginecologia partiranno da un minimo di dieci, come da situazione attuale, con possibilità di estensione a 16 a seguito di incremento previsto delle attività assistenziali e di cura. A completamento delle azioni messe in atto, finalizzate alla copertura di tutto il percorso assistenziale ortopedico, verrà contemporaneamente riattivata l’attività di Riabilitazione Funzionale nei locali a piano terra dell’ala chirurgica del nosocomio, ad oggi completamente ristrutturati”.
Resta però il nodo del “punto nascite”. E per questo le associazioni protestano. Dopo il sit-in di stamane, già programmato un corteo per le vie cittadine, già programmato per sabato 23 settembre, che partirà da piazza Garibaldi e arriverà all’ospedale.
Nei tg di venerdì faremo il punto sulle motivazioni della protesta.
Nei tg di sabato daremo voce alle repliche della Usl.