Giornata nazionale Afasia: illuminati alcuni monumenti
In occasione della 14° giornata nazionale dedicata all’Afasia sabato sera sono stati illuminati di rosso la Fontana Maggiore di Perugia, Porta Sant’angelo a Terni e la Torre Civica di Arrone.
Oltre all’illuminazione dei monumenti simbolo di tutte le province umbre, sono stati allestiti degli stand in Piazza IV Novembre a Perugia per fornire informazioni su questa malattia poco conosciuta.
Istituito un premio speciale dall’associazione presente in Umbria dedicata a questo disturbo. Presso la Sala della Fondazione di Sant’Anna di Perugia infatti è stata premiata la migliore tesi: la Dottoressa Serena Savoia, piemontese laureatasi a Milano con la tesi “Con-vivere con l’Afasia: adattamento in italiano del questionario di autovalutazione sulla qualità della vita Aphasia Impact Questionnaire-21”.
“Mettere in ordine cervelli confusi – sono le parole di apertura della Presidentessa di A.IT.A Umbria, Nicoletta Pauselli, che aprendo l’incontro svoltosi a Perugia ha ricordato anche che “il simbolo dell’associazione è l’erica, che condividiamo con i poeti, artisti e persone malinconiche. Proprio per questo è anche il nostro segno distintivo: l’ erica è legata alla speranza nel suo antico significato simbolico, a speranza che i sogni e i desideri si avverino”.
Presente per il Comune di Perugia, il consigliere Nicola Volpi: “A.IT.A. è un’associazione che è in linea con tutti quelli che sono i principi dell’amministrazione comunale che vanno dal sociale al mettersi al servizio della comunità tutta. E’ un’associazione che si batte molto sul tema dell’integrazione per far sentire questi cittadini parte integrante della comunità:per questo esprimiamo la nostra vicinanza come consiglio comunale e ribadiamo di voler fare la nostra parte affinché ciò avvenga. Colorare di rosso la Fontana Maggiore è un ulteriore segno della vicinanza nei confronti di A.IT.A. nell’occasione della giornata nazionale dedicata all’Afasia”.
Massimo Piccirilli (neurologo e Direttore Scientifico A.IT.A Umbria) : “Una persona ogni 300 è afasico ma non li conosciamo, ci scompaiono dalla scena. Un afasico non può esprimere la sua voce. L’ Afasia è ignorata da tutti. Una disabilità che riduce fortemente la capacità di interagire ma che esiste in tante forme. Spesso non si sa come comportarsi con afasico e allora questo porta chi ne è affetto a chiudersi e non interagire perché ha davanti persone che non capiscono. E’ necessario sollecitare le istituzioni perché un afasico non deve rimanere senza trattamento”.
Presenti anche il dottor Maurizio Masucci (direttore dell’Unità Operativa Complessa Riabilitazione Intensiva Ospedaliera), la dottoressa Lorena Rasimelli (coordinatrice Area Professionale e Riabilitativa C.O.R.I di Passignano), Serena Brunetti e Giulia Rosi (logopediste), Miriam Maddalena (volontaria) e Francesca Graziani, vice presidente di A.IT.A. Umbria.