Sanità, Uil: serve piattaforma unitaria con Cgil e Cisl
“Discutibile nel merito, sbagliato nel metodo l’approccio della Giunta regionale sulla sanità che, nel bel mezzo delle festività approva uno dei documenti più
importanti della legislatura e convoca le organizzazioni
sindacali il 15 gennaio, a cose fatte, limitando dunque al
minimo qualsiasi tipo di discussione e di confronto nello
specifico”: così la segreteria confederale della Uil
dell’Umbria, in merito al documento sulla riorganizzazione della rete ospedaliera. Con l’invito “alle segreterie di Cgil e Cisl, affinché si possa mettere nero su bianco insieme, prima del 15 gennaio, una piattaforma chiara, che metta al centro le persone
e i cittadini”.
“L’impressione – spiega in una sua nota la segreteria
confederale – è che i nuovi documenti approvati pieghino la riorganizzazione della rete ospedaliera regionale a logiche di performance ed efficientamento, dimenticando completamente alcuni dati essenziali di conformazione sia della regione sia della popolazione. L’Umbria conta infatti poco più di 800mila
abitanti, distribuiti in 8.400 chilometri quadrati, con tre aree interne. In questo quadro l’indice di invecchiamento è preoccupante: al primo gennaio 2023, oltre un quarto dei residenti ha almeno 65 anni. Gli over 65 sono il 26,8 per cento della popolazione, 228mila persone. Di questi, 74mila hanno già dichiarato di rinunciare alle cure. Troppi costi, liste d’attesa troppo lunghe o complesso il raggiungimento della località assegnata per la prestazione sanitaria”.