E’ morto Carlo Mazzone: allenò il Grifo in A nell’anno dell’acquazzone
Un giorno di lutto nel mondo del calcio, ma anche l’occasione per onorare la memoria di uno dei suoi protagonisti più veraci e autentici. Si è spento all’età di 86 anni Carlo Mazzone, storico allenatore del calcio italiano, dal 1968 fino al 2006. Tantissime le piazze che lo hanno visto indiscusso protagonista, soprattutto in provincia, con autentici miracoli sportivi (in primis quello di Ascoli, città dove poi ha scelto di vivere e si è spento nel primo pomeriggio di oggi).
Nella sua carriera – che avuto l’apice nella guida della “sua” Roma tra il 1993 e 1996, dove ha fatto debuttare in A un certo Francesco Totti – Carletto Mazzone ha avuto una parentesi anche sulla panchina del Perugia di Gaucci, in una stagione affatto anonima, quel 1999-2000 che vide il Grifo sconfiggere nell’ultima di campionato al “Curi” la Juventus di Ancelotti (con gol di Calori, un suo fedelissimo), in mezzo all’acquazzone che aveva reso quasi impraticabile il tappeto verde, con l’arbitro Collina che fece riprendere il secondo tempo dopo una pausa di oltre un’ora (vinse lo scudetto la Lazio). In quel Perugia giocavano Mazzantini in porta, il futuro campione del mondo Materazzi e Calori in difesa, Tedesco, Olive e il giapponese Nakata a centrocampo, Rapajc e Amoruso in attacco.
Ma un altro umbro fu testimone dell’episodio per cui Mazzone salì alla ribalta delle cronache: l’anno dopo sulla panchina del Brescia, in un accesissimo derby con l’Atalanta, dopo essere stato fischiato e insultato per tutta la gara, al gol del pari fu artefice della più celebre corsa dalla panchina alla curva della storia del calcio italiano (per poi essere espulso sempre da Collina). In quel Brescia insieme a Roby Baggio e Bep Guardiola, c’era in campo anche Federico Giunti.