Grifo, giornata convulsa. Santopadre al lavoro, nuovo socio in arrivo?
Perugia è ancora scossa per la retrocessione di venerdì, delusione e rabbia che hanno caratterizzato questo week end di ferragosto che difficilmente sarà dimenticato dal punti di vista calcistico.
Cinque anni fa i tifosi erano a San Siro a giocarsi la Coppa Italia contro il Milan, oggi invece si chiedono quale futuro attende il Perugia dopo l’incredibile epilogo del post lockdown.
Santopadre è nel punto più basso della sua parentesi iniziata nel 2012, quando con poco piùdi cinquecento mila euro prese il Perugia dal gruppo capeggiato da Roberto Damaschi. La pressione a cui è sottoposto in questi giorni è enorme ed è facile immaginare perchè.
Inoltre non avrebbe mai immaginato di ripensare a quell’offerta di 10 milioni piu i crediti in Lega portata sul tavolo dal gruppo rappresentato da Canovi e Alessandro Gaucci come una buona opportunità sfumata, visto che Gaucci non sembra intenzionato a riprovarci.
Ma oggi quanto costa oggi il Perugia? Santopadre ritiene che la società valga ancora tra i sei e gli otto milioni di euro: ciò significa che i possibili acquirenti, e qualcosa si muove anche se in maniera ancora del tutto relativa, dovrebbero mettere sul piatto almeno 15 milioni per acquistare la società e investire sul mercato per puntare alla Serie B.
15 milioni sono tantissimi, serve gente solida e imprenditori veri. E l’orizzonte non è cosi chiaro come immaginiamo. Qualcuno ha chiesto informazioni affidandosi a gente di Perugia che conosce la piazza, ma di fronte alla richiesta di garanzie alle parole non sono seguiti fatti concreti.
Certo una gran parte dei tifosi, a leggere i social, vorrebbero che Santopadre passi la mano anche rinunciando a molto di suo ma immaginiamo che il presidente, ragionando da imprenditore, non sia cosi disposto a regalare il club su cui ha investito gran parte degli ultimi anni.
Anche perche c’è un altro aspetto da non sottovalutare: la società, nonostante il ko sul campo, è finanziariamente solida e ha ancora crediti da riscuotere, sia dalla Lega B che dalle vecchie operazioni di mercato. Ieri vi abbiamo anche scritto che Santopadre, sull’onda emotiva della partita di venerdì, vorrebbe che a retrocedere siano proprio tutti : confermando il blocco dei giocatori di proprietà e confidando che la voglia di riscatto che lo anima dalle prime ore di ieri, smaltita la grande “botta” di venerdì, sia anche dei calciatori.
C’è anche un’ altra opzione da non trascurare: Santopadre starebbe ragionando sull’opportunità di far entrare in società un socio forte ed è su questo che starebbe lavorando in queste ore. E gli scenari, se prendesse in ipotesi questa soluzione, potrebbero cambiare improvvisamente.
Fronte tecnico: probabilmente non tutti resteranno. Ci sono alcuni di loro che hanno buon mercato come Gyomber, Dragomir e Sgarbi tanto per fare nomi. Ma questo non significa che Santopadre voglia svenderli. Anzi è intenzionato a mostrare i muscoli a chi si avvicinerà immaginandosi saldi.
Poi c’è da sciogliere il nodo dirigenti e allenatore ma la sensazione è che il grande silenzio di oggi faccia pensare ad un tentetivo di allineare il tutto e ripartire chiarendo le incomprensioni che hanno caratterizzato i momenti di tensione vissuti negli ultimi mesi. Con il punto interrogativo del tecnico: Oddo probabilmente rescinderà e sul tavolo ci sono i nomi di Vivarini e Caserta. Uno di questi due dovrebbe sedere sulla panchina del Perugia.
Di questo e altro si parlerà a "Fuori Campo", in onda dalle 21,15 in diretta su UmbriaTV canale 10.