Grifo in attesa. Ecco quello di cui ci sarebbe bisogno
Il silenzio è d’oro, recitava un vecchio proverbio. Tutti in attesa di capire quando arriverà la firma dell’Agenzia delle Entrate al debito tributario data da alcuni organi di stampa imminente già dalla metà della scorsa settimana.
Mica è roba da poco i 5 milioni (più o meno) che la società risparmierebbe con il fisco per le pendenze accumulate durante il difficilissimo periodo del Covid. Sia per il presidente Santopadre, che tirerebbe una grandissima boccata d’ossigeno, sia per i tifosi del Grifo che alla voce “debiti” avevano perso l’abitudine.
Ma anche i potenziali acquirenti sono alla finestra, perchè per il Perugia liberarsi di alcune pendenze significherebbe avere maggiore appetibilità. Attenzione: un accordo con l’entrate non preclude la vendita del club.
Ma Santopadre vende? E’ la domanda che si stanno facendo tutti in questi giorni che ha anche una certa risposta: “tanto non vende” o meglio ancora “ma chi lo compra? Per un affare bisogna avere la volontà a vendere e comprare perchè se c’è volontà alla fine un accordo si trova.
E se invece Santopadre decidesse di non vendere o respingere le offerte? La strada è segnata: abbassare il tetto ingaggi, liberarsi di qualche contratto pesante e vendere i migliori per essere sostenibili anche a scapito del mero aspetto sportivo (in questo senso la chiarezza del diesse Giugliarelli merita una menzione), valorizzando i propri giovani.
Insomma Perugia è in trepida attesa e il sospetto che le cose possano trascinarsi a tutta l’estate è reale.
Ricordate quando Damaschi e company si fecero da parte perchè ritenevano che Santopadre, anno di grazia 2012, garantiva una prospettiva di crescita sportiva al club più concreta? Si fecero gli interessi del Perugia e dei suoi tifosi. Un po’ quello di cui ci sarebbe bisogno oggi.