Grifo, la B è più vicina. Gli scenari “letti” da Perugia

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C’era piu ottimismo quando ieri intorno alle 19 dal Coni nazionale filtrava l’indiscrezione di una posizione di Lecco e Reggina negative.

Ma per la certezza si e dovuto aspettare le 21:15, quando la notizia si è diffusa in città attraverso i nostri canali.

Tutti ci speravano ma in pochi credevano che il Collegio di garanzia del Coni accogliesse il ricorso del Perugia contro l’ammissione del Lecco alla Serie B.

E adesso cosa accadrà? Innanzitutto il Perugia oggi deve completare la domanda di riammissione, un papier di documenti e norme da interpretare  che si sintetizzano nella fidejussione a garanziagià consegnata, e nell’adeguamento dei lavori al Curi (le luci in particolare con il loro potenziamento e relativo collaudo) per il quale ci sono stati dei sopralluoghi anche ieri del Sindaco Romizi e dell’assessore Pastorelli.

Superato questo scoglio si dovrà aspettare giovedi per leggere le motivazioni e capire cosa comporterà la decisione del Coni. Ufficialmente il Perugia non è ancora ammesso, ma la pronuncia di ieri ha messo in allarme il sistema calcio che tra Figc e Lega B  ha spinto il Lecco verso una B tassativamente a venti squadre.

Dopo ieri però il Lecco rischia di ripartire dai dilettanti e l’opinione pubblica trova ingiusto  che una squadra che ha vinto il campionato sul campo retroceda cosi, per quello che si prefigura come una falla del sistema che non gli ha permesso di avere tempo a disposizione per preparare tutti gli incartamenti. Il Lecco, ricordiamo, avrebbe chiesto qualche giorno di piu per presentare la domanda di iscrizione alla B, ma non avrebbe ricevuto risposta.

Ma anche il Perugia ha le sue ragioni: la norma è norma, e la perentorietà è un termine assoluto che molto difficilmente gli organi di giudizio tecnici bypassano, al contrario di come invece ha fatto il Consiglio Federale, che è un organo di rappresentanza prettamente politico.

In tutto questo caos bisognerà aspettare il ricorso a Tar e Consiglio di stato per l’ultima parola. Con il rischio concreto di uno spostamento massiccio dell’inizio dei campionati di B e C a inizio settembre.

La soluzione ci sarebbe, ed è politica  o di buon senso se vogliamo: riportare la B a 21 o 22 d’ufficio senza aspettare oltre. Ma si rischia di creare un precedente scomodo poi difficilmente gestibile in futuro perchè costringerebbe a rivedere il format dei campionati. Da quanto trapela Gravina è più morbido oggi, Balata chissà…

Intanto il Perugia continua ad allenarsi, oggi è piu vicino alla B che alla C ma  da ieri sera una cosa è chiara: rischia di sapere in quale campionato giocherà molto tardi.