Grifo: quello che i giocatori devono mettersi chiaramente in testa.
Tutto in due giorni: da mercoledì, quando Massimo Oddo ha diretto il primo allenamento a Coverciano, a venerdì sera quando il Grifo conquistando un importantissima vittoria in chiave salvezza.
Qualcosa è successo e le parole di Oddo, Iemmello e Mazzocchi sono più di un suggerimento: il Grifo di Cosmi si stava avvitando su se stesso, i rigori e le espulsioni, le assenze ne hanno segnato il cammino e messo sulle spalle di Serse responsabilita enormi e un grande senso di frustrazione.
Poi è arrivato Oddo, fresco di vacanze, abbronzatura rilassata e la consapevolezza di aver lasciato una squadra in una certa posizione di classifica e ritrovata in un altra.
Come a dire: io vi tendo la mano, ma adesso tocca a voi.
Ha usato la carota con i giocatori, alcuni dei quali , per sua stessa ammissione, sentiti durante il periodo di allontanamento. Oddo ha avuto il grande vantaggio di aver giocato a calcio e alla fine della partita l’ha onestamente ammesso. Ha capito che si trattava di un problema "mentale" e che il gruppo fosse in rotta di collisione con le tensioni di Serse.
Certo qualcosa doveva pur fare anche sul piano tattico e ha fatto la cosa più intelligente : rimettere al centro del villaggio Iemmello che di quel Perugia, quello della prima parte di campionato, era stata l’arma in piu. Un giocatore discutibile per certi versi, che infatti ha avuto problemi anche da altre parti, ma che sul campo ha fatto parlare i gol ed è stato decisivo anche con in alcune partite con Cosmi (Ascoli e Pescara in particolare).
Che Cosmi e Iemmello non si amassero non è un mistero e l’esultanza dopo il gol e le parole spese nell’intervallo l’hanno confermato.
Ma è bastato vedere il primo tempo del Perugia per capire tutto, per arrivare alla conclusione che non era solo Iemmello lo "scontento".
Ora per Oddo arriva il difficile, fare quello che ne lui ne Cosmi sono riusciti ad ottenere: evitare che si abbassi la guardia , perche il problema mentale resta e questo gruppo ha dimostrato troppe distrazioni per esaltarne le qualità che quest’anno sono emerse solo in parte come nella serata Chiavari.
Dove, è non è un dettaglio, anche gli arbitri sono tornati ad essere benevoli; il gol annullato a Poli a inizio ripresa un segno positivo e ritornano in mente le parole di Santopadre di venti giorni fa (era il 7 luglio) quando alla luce di buone prestazioni la squadra e Cosmi potevano e dovevano essere tutelati di più per non arrivare ad appesantire ancora di più i problemi "interni" che i risultati negativi hanno portato defintivamente a galla.
Infatti Santopadre è tornato sui suoi passi e chiedendo rispetto ha certamente mandato un segnale che la classe arbitrale ha recepito.
L’obiettivo è ora chiudere la stagione salvandosi al Curi, ma questo Perugia sarà capace di ripetersi visto che la continuità è stato il suo grande tallone d’achille?
Lunedì c’è Castori che da queste parti conosciamo benissimo: lui e il suo Trapani non hanno nessuna intenzione di arrendersi e i grifoni se lo devono mettere chiaramente in testa.