Gubbio, a Pescara sconfitta rocambolesca e immeritata (3-2)

Gubbio, a Pescara sconfitta rocambolesca e immeritata (3-2)

Una sconfitta rocambolesca che matura all’89’ dopo che un quarto d’ora prima il Gubbio si trovava ancora in vantaggio: finisce male per i rossoblù all’Adriatico di Pescara, vince la squadra di Zeman 3-2 in rimonta ma l’undici di Braglia esce a testa più che alta.

Cambia ancora il tecnico toscano che propone un audace 4231, con Rosaia e Mercati a centrocampo, un trio fantasia con Spina, Di Massimo e Bulevardi alle spalle di Montevago.

Pescara con un classico 433 zemaniano, con Merola, Cuppone e Accornero in avanti e tanto pressing.

Avvio equiibrato, con poche schermaglie da una parte e dall’altra. Il break arriva al 25′ con il vantaggio improvviso del Pescara: azione di rimessa su errore in uscita della difesa eugubina, Accornero non incide ma la corta respinta di Signorini diventa un assist per Tunjov che di sinistro non perdona Vettorel.

Il Gubbio sembra sentire la botta e il Pescara sfiora raddoppio al 34′ con Merola che di testa sfiora il palo da due passi.

Ma appena al 37′ i rossoblù avrebbero l’occasione d’oro per il pari, con sponda di Montevago per Di Massimo che a tu per tu si fa ipnotizzare da Plizzari sul primo palo.

Insiste il Gubbio, e al 43′ ci prova Mercati di testa ma lo specchio è distante.

Ripresa con Frey per Morelli sulla destra.

Parte meglio il Pescara con un assolo al 47′ di Accornero, palla a Merola che mette fuori misura.

Dopo 6′ altro cambio stavolta doppio per i rossoblù, Udoh e Chierico in campo per Montevago e Mercati.

Ed è un cambio azzeccato perchè al quarto d’ora proprio Udoh lanciato sul filo dell’off side da Chierico, si presenta solo davanti a Plizzari e lo infila per l’1-1.

Passa 1′ e il Pescara potrebbe subito riportarsi avanti con Merola che servito al limite area piccola, spara alto.

Casolari per Bulevardi.

Due occasioni per il Gubbio a cavallo del 60′: prima Spina pescato da Di Massimo davanti a Plizzari viene murato. Due minuti dopo è Udoh ad avere ancora l’assist al bacio di Di Massimo, ma da ottima posizione scaraventa alle stelle.

E’ il preludio del vantaggio che il Gubbio coglie al 71′ con Di Massimo dopo scambio con Udoh, contropiede perfetto e l’Ancona d’esterno infila Plizzari per il meritato sorpasso.

Entra Pirrello per Spina e il Gubbio si mette a 3 dietro.

Pari immediato con Squizzato al 73′ che da 30 metri indovina incrocio su respinta con  i pugni non impeccabile di Vettorel. Sul 2-2 potrebbe succedere di tutto

Ma quando la gara sembra indirizzata sul pari, un lampo di Moruzzi al 89′ rompe equilibrio: staffilata improvvisa di sinistro su azione defilata che sorprende Vettorel in serata no.

E’ il gol che decide la gara ma è un Gubbio che pur perdendo l’imbattibilità, esce a testa altissima dall’Adriatico, forse paradossalmente più consapevole da stasera, delle proprie qualità.