Olbia-Perugia 0-1: in Sardegna “basta” Paz

Olbia-Perugia 0-1: in Sardegna “basta” Paz

Dopo i due pareggi di Pineto e contro la Carrarese il Perugia torna alla vittoria in campionato, tiene il passo del Cesena nuova capolista e guadagna due punti dalla Torres fermata a Fermo. E’ una vittoria di misura quella del “Nespoli” di Olbia, arrivata dopo un discreto primo tempo ma sbloccata solo allo scadere su palla inattiva con il secondo gol di testa del colombiano Paz. Poi nella ripresa la squadra biancorossa amministra la gara, con l’unico demerito di non chiuderla e tenere in piedi l’avversario però mai veramente pericoloso
Senza Iannoni Baldini ridisegna la formazione, lascia fuori anche Seghetti e Kouan e ripesca Lisi e Ricci. Ma la vera novità è Torrasi che in mediana affianca Ricci e Matos. Il Perugia prende il controllo della partita, ma il primo tiro al 9′ è dell’Olbia con Adamonis attento a respingere. Il Perugia replica due minuti piu tardi con un cross di Paz che Santoro, disturbato da Lisi, spedisce di poco a lato di testa. La squadra di Baldini ci riprova altre due volte: con Lisi di testa e con una conclusione al volo dentro l’area di Torrasi terminata di poco alta.
Bella l’azione del 27′ che avrebbe meritato miglior fortuna: l’avvia e la rifinisce Ricci, la conclude Matos con un destro dal limite fuoti di pochissimo. Matos e Ricci hanno ancora una bella palla gol al 40′ da trasformare in porta dopo la bellla giocata sull’out di sinistra tra Bozzolan e Lisi, ma ancora una volta quando si tratta di concludere in porta il Perugia evidenzia tutti i suoi limiti offensivi. Il gol tanto agognato arriva sugli sviluppi di un calcio d’angolo quasi allo scadere: corner di Lisi e stacco di testa nel cuore dell’area di Paz che inchioda la palla alla destra del portiere sardo.
La ripresa si apre con un tiro per parte: prima per Santoro e poi per Contini che da ottima posizione calcia a lato. Sarà l’unica vera azione pericolosa dei sardi
Entrano Seghetti e Kouan e poi anche Mezzoni per l’acciaccato Paz. Il Perugia amministra con il possesso, non rischia quasi mai ma non riesce nemmeno a chiudrla e si rende pericoloso solo all’88’ con un’interessante punizione dal limite che Cancellieri spara altissima. Questa volta basta così