Scalata al Tricolore, Bugno ritrova la sua bici “mondiale”
Gianni Bugno che insieme a Claudio Chiappucci riconosce la bici con cui vinse il Mondiale su strada a Benidorm, in Spagna nel 1992. Ce l’ha Giuseppe Bagliani, un cardiologo di Spello, grande appassionato di bici. Foriera la tappa al panificio Serenelli di Spello dove la scalata al Tricolore, evento organizzato dall’Ancri di Foligno ha fatto un pit stop nell’ascesa verso Assisi
L’evento, orgnizzato magistralmente da Gianluca Insinga presidente dell’Ancri, ha visto parteciparvi anche la campionaessa di handbike Roberta Amadeo, lo scalatore in carrozzina Luca Panichi, l’atleta paralimpico Luca Aiello, l’ex regista Rai Gino Goti e un centinaio di appassionati. La Scalataa al Tricolore è partita da Foligno in collaborazione con la Francescana Ciclostorica: l’inno nazionale cantato da Paola Scarponi quindi l’arrivo ad Asssi, al Museo della Spogliazione, dove c’era ad attenderli Gioia Bartali, nipote del Grande Gino con la bici con cui il grande campione arrivo secondo al tour del 1949. In queglia anni Bartali salvò molte vite dal fascismo e nazismo, trasportando documenti falsi durante i suoi allenamenti ben nascosti nelle sue bici.
Il Messaggio di Francesco è stato un altro momento caratterizzante, al Santuario della Spogliazione con mons. Domenico Sorrentino.